Registrare contratti di locazione abitativa a residenti esteri SENZA CODICE FISCALE

Novità per tutti gli host: arriva finalmente una semplificazione (anche se a metà) attesa da tempo che riguarda le richieste dall’estero per un periodo di oltre 30 giorni!

Facciamo un breve riepilogo del problema.

Per chi ha convenienza a tassare il proprio reddito da ospitalità con la cedolare secca (ossia le persone fisiche e non le imprese) è necessario che tale reddito assuma la forma di “reddito fondiario” da locazione abitativa (l’unico che contempli la possibilità di optare per la «cedolare secca»). Nel caso di soggiorni di durata superiore a 30 giorni è obbligatorio registrare il contratto di locazione (la registrazione, quando si opta per la cedolare secca, è in esenzione sia dell’imposta di registro, sia di quella di bollo).
 

Il problema che nasce spesso è che la registrazione dei contratti di locazione prevede che sia fornito il codice fiscale dei contraenti, ossia del “Locatore” (chi possiede l'abitazione - ossia il proprietario o assimilato a) ed il “Conduttore” (l’inquilino).
In caso di inquilino straniero, questo doveva procurarsi un proprio codice fiscale personale italiano (operazione in sé non complicata, ma per uno straniero potenzialmente ardua).
 

Dal 12 febbraio una disposizione rende possibile registrare contratti di locazione ad inquilini residenti all’estero non in possesso di codice fiscale italiano!

Attenzione: il rovescio della medaglia è che non si può usare il servizio di registrazione on line.

I passi da seguire sono:

1) fissare appuntamento presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate;

2) recarvisi di persona con:

  • modello RLI compilato;
  • contratto in due (almeno) copie;
  • fotocopia dei documenti delle parti;
  • se la registrazione non è fatta dal Locatore, occorre delega e documento del delegato.

Inoltre, se non si opta per la cedolare secca, bisogna portare:

  • un bollo da 16 € in data antecedente la stipula del contratto per ogni 100 righe di contratto;
  • il versamento imposta di registro (cod 1500) pari al 2% del canone, minimo 67 €.
     

Fissare l’appuntamento per la registrazione non è semplice: bisogna farlo con largo anticipo, altrimenti si rischia di sforare i termini previsti (30 giorni dalla prima data fra: 1) stipula del contratto, 2) primo pagamento, 3) inizio locazione).

Per trovare posto rapidamente spesso occorre andare negli uffici periferici come Gorgonzola (MM2) o Treviglio (passante S6).
 

Rimane una novità molto utile per chi ha una richiesta dall’estero per un periodo di oltre 30 giorni.

Speriamo che presto anche il software per la registrazione online venga aggiornato a questa nuova disposizione del 12 febbraio.